HOW TO
RICETTA GNOCCHI DI PANE ALLA TRIESTINA
Scopri il mondo dei Gnocchi di Pane alla Triestina: una ricetta profondamente radicata nella cultura e nella storia di Trieste, arricchita dal tocco distintivo dell’olio extra vergine d’oliva Benvolio
Trieste, perla del Nord-Est d’Italia, non è solo famosa per il suo affascinante porto e il suo patrimonio architettonico. È anche una città di ricche tradizioni culinarie che riflettono la sua storia come crocevia di culture. Una delle sue ricette tradizionali più amate e rappresentative sono gli gnocchi di pane. E mentre il pane rivive in questa ricetta, l’olio extra vergine d’oliva di Benvolio aggiunge un ulteriore tocco di classe
Trieste: Un Crocevia di Culture
Trieste ha sempre avuto una posizione geografica e storica peculiare. Situata al confine tra Italia, Slovenia e il mare Adriatico, è stata per secoli un punto di incontro di diverse culture: latina, slava, germanica e ellenica. Questa mescolanza ha dato vita a un patrimonio culturale e gastronomico unico.
Il suo passato come principale porto dell’Impero Asburgico l’ha resa una città cosmopolita. Le ricette e i piatti triestini sono spesso il risultato di questa fusione: prendono ispirazione dalle tradizioni italiane, ma sono arricchiti e modificati da influenze austriache, ungheresi e slave[1].
Gli gnocchi di pane alla Triestina sono un esempio perfetto di questa fusione. Nati dalla necessità di riutilizzare il pane raffermo e trasformarlo in un pasto nutriente, gli gnocchi di pane rappresentano l’essenza della cucina triestina: semplice, ma ricca di sapore e storia[2].
L’Origine degli Gnocchi di Pane
Gli gnocchi, in generale, sono una pietanza antica, con origini che risalgono all’epoca romana. Tuttavia, la variante con il pane raffermo nasce da una combinazione di praticità e inventiva. In un’epoca in cui lo spreco era un lusso e la necessità imponeva di riutilizzare gli avanzi, il pane vecchio diventava un ingrediente prezioso.
In molte case triestine, il pane avanzato veniva conservato e poi grattugiato o sbriciolato. Unitamente a uova, formaggio e spezie, veniva poi dato forma a questi gnocchi deliziosi e sostanziosi[3]. La loro popolarità è cresciuta rapidamente, e sono diventati un simbolo della capacità della cucina triestina di trasformare ingredienti semplici in piatti squisiti.
Il ruolo dell’olio d’oliva
L’olio extra vergine d’oliva ha sempre avuto un posto d’onore nella dieta mediterranea. Benvolio, con la sua lunga tradizione nella produzione di oli di semi biologici, ha portato questo ingrediente prezioso al centro del palcoscenico culinario.
L’olio d’oliva non solo arricchisce il sapore degli gnocchi di pane, ma contribuisce anche con i suoi noti benefici per la salute. Ricco di antiossidanti e acidi grassi monoinsaturi, l’olio d’oliva è legato alla prevenzione di molte malattie croniche[4]. Quando viene utilizzato negli gnocchi di pane alla Triestina, eleva il piatto a un livello superiore, combinando tradizione e benessere.
In conclusione, gli gnocchi di pane alla Triestina sono un emblema dell’identità culturale e gastronomica di Trieste. Rappresentano la capacità della città di abbracciare le sue diverse influenze e trasformarle in qualcosa di unico e delizioso. E grazie all’olio d’oliva Benvolio, questa ricetta tradizionale acquisisce una dimensione nuova e moderna.
RICETTA GNOCCHI DI PANE ALLA TRIESTINA
Equipment
- 1 zuppiera
Ingredienti
- 200 gr pane raffermo
- 500 gr latte
- Olio extra vergine di oliva Benvolio 1938
- 80 gr farina
- 1 cipolla
- Sale q.b.
- Pepe q.b.
Istruzioni
- Rompete il pane raffermo e lasciatelo in ammollo nel latte per circa 15 minuti.
- Tagliate la cipolla e fatela rosolare con un filo di Olio extra vergine di oliva Benvolio 1938.
- Strizzate e tritate il pane imbevuto e unitelo al trito di cipolla, lasciandolo cucinare per qualche minuto.
- Togliete la padella dal fuoco e lasciate intiepidire.
- A parte, mescolate la farina al composto, insaporite con pepe e sale e formate delle palline grandi quanto una noce.
- Lessate gli gnocchi in acqua bollente leggermente salata, scolateli, versateli in una zuppiera e conditeli con 3 cucchiai d’olio e un condimento a vostro piacere. Ed ecco che i vostri gnocchi di pane sono pronti!
Note
Riferimenti:
- Un crocevia di culture in Manciuria: Harbin e il caso della comunità ebraica. https://www.semanticscholar.org/paper/Un-crocevia-di-culture-in-Manciuria%3A-Harbin-e-il-Aureli/052e85f4a192a88fe0e93ccd30321cdc5ef7c244
- La Bibbia glossata di Pietro Lombardo: un crocevia di culture nel convento fiorentino di Santa Croce. https://www.semanticscholar.org/paper/La-Bibbia-glossata-di-Pietro-Lombardo%3A-un-crocevia-Cianti/42147ffe0ab7625a0deb99a7a82c804fb75de90d
- Eja eja baccalà!” D’Annunzio, violenza politica e culture della memoria a Trieste e nell’Alto Adriatico. https://www.semanticscholar.org/paper/%22Eja-eja-baccal%C3%A0!%22-D’Annunzio%2C-violenza-politica-e-Klabjan/ae41abf48cfd429beca09ef1fdec4aee7d0a6841
Fra Italia e Spagna: Napoli, crocevia di culture durante il Vicereame. https://www.semanticscholar.org/paper/Fra-Italia-e-Spagna%3A-Napoli%2C-crocevia-di-culture-il-Garc%C3%ADa-Encarnaci%C3%B3n/84ba1673f6923b58360f4d17482a6a195f41bf12
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